Aggiungi un posto a tavola (seconda parte)
- Silvia Taviani, Sedalia Palatresi, Samuela Savini
- 4 giu 2016
- Tempo di lettura: 4 min

Con lunedì 30 maggio si è concluso il breve percorso sullo svezzamento che le Figlie di Re Serendippo al gran completo hanno tenuto presso l'Asilo nido Ape Maia… peccato!
Si, avete letto bene, PECCATO! Con tutto quello che mi sono portata a casa ieri avrei voluto che non finisse così presto.
Cosa mi ha portato questa esperienza? Come mi sono arricchita? Ecco la mia lista:
Sorrisi di mamme e di bambini,
Occhi vispi e attenti dei bambini, occhi che hanno fame di vita, occhi che divorano,
Bambini che si cercano e si accarezzano con le loro manine paffute,
Bambini solidali, empatici, che quando sentono un pianto cercano l’altro cucciolo per dare vicinanza, calore, conforto,
Bambini che amano sperimentare,
Bambini che si tuffano a piene mani sulle novità, che afferrano la vita con competenza, la stessa competenza che mettono nell’afferrare un pezzo di pera e di banana,
La luce negli occhi delle mamme quando vedono i loro bambini che si concedono una novità e che con una presenza discreta offrono ai loro cuccioli lo spazio per la sperimentazione,
Occhi che si inumidiscono quando si sfiora il pensiero che un giorno la magica avventura dell’allattamento finirà,
Occhi che si illuminano quando passano dalle orecchie informazioni che raggiungono il cuore e la pancia,
Sguardi complici di vicinanza anche se è la prima volta che ci vediamo,
Riccioli,
Occhioni grandi e affamati,
La pace,
Il pianto,
Bambini che con ogni centimetro del loro corpo, con ogni suono che sono in grado di emettere comunicano, si esprimono, scelgono, chiedono,
La sensazione di sentirmi PARTE DI.
Le radici,
Il privilegio di aver assistito ad un momento di costruzione,
L’imperfezione.
Grazie alle mie colleghe, alle mamme e a dei bambini splendidi che spesso catturavano la mia attenzione e mi facevano fare una giratina nei loro occhi.
Tornando a casa dal secondo incontro sul tema dello svezzamento ieri mi sono scoperta a guidare con il sorriso sulle labbra e mi sono quindi soffermata ad ascoltare le sensazioni e le idee che mi portavo via da quell’ esperienza.
La prima sensazione molto piacevole che ho riconosciuto è il bel senso di condivisione che ho respirato, di comunanza , di apertura . Una sensazione questa di ieri molto legata al mio femminile, al mio essere Donna…non mamma, donna. Ho avvertito a pieno il potere del cerchio al femminile, l’energia che si propaga in momenti densi di confronto reale, di assenza di giudizio e pregiudizio.
Si è creato nel gruppo quello che era in parte il nostro obiettivo di partenza: ognuna ha potuto, spero, trovare il proprio spazio, il proprio momento, ha potuto vedere come per raggiungere uno scopo ci siano diverse strade, tutte ugualmente buone e percorribili. Basta mettersi in ascolto di noi stessi e sentire quale è per noi la strada migliore da fare.
È stato molto emozionante vedere la fiducia delle mamme che cresceva sotto i nostri occhi. Fiducia in se stesse, nei loro bambini…e anche in noi…che eravamo lì per condividere un pezzo di strada con loro. Mamme che hanno scelto quel luogo e quel gruppo di persone per avventurarsi e dare in mano per la prima volta al loro bambino il primo pezzetto di cibo solido, il primo pezzo di banana, di pera.
Per non parlare della tenerezza di quelle piccole bocche che provavano a masticare, di quelle manine che tentavano di afferrare , di quel sonno dopo una bella mangiata…e anche di quel pianto di dolore per i primi dentini che spuntano.
È stato molto arricchente per me l’incontro di ieri perché è stato come lo speravo: credo che ognuna di noi abbia imparato qualcosa di nuovo e nello stesso tempo ognuna può dire di avere insegnato qualcosa di suo alle altre. Alla pari, con ruoli sfumati, attraverso parole e sguardi attenti e partecipi.
Mi auguro di aver lasciato nelle mamme/donne presenti dei piccoli semi di consapevolezza, di nuove possibilità e che siano tornate a casa con lo stesso sorriso con cui sono tornata io.
Gli incontri sullo svezzamento si sono conclusi ed è il momento per me di scegliere cosa portare a casa, quale prezioso elemento è emerso dallo sfondo per definirsi in primo piano, fornendomi una nuova consapevolezza, una nuova possibilità. Voglio portarmi a casa la possibilità di esplorare, quella che si sono concesse le mamme che hanno partecipato, quella che si sono spontaneamente concessi i bambini, e si sa, per loro è ancora tutto più semplice... E soprattutto voglio portarmi a casa quella che mi sono concessa anch'io, in questa prima esperienza di incontro e collaborazione con due professioniste che sono prima di tutto due amiche e che scopro oggi con piacere due colleghe con le quali è possibile co-creare qualcosa di buono! Si, perché credo fermamente che se le proposte nascono dalla condivisione di un piacere, di una fiducia reciproca, ciò non può che avere una risonanza positiva e spero che questo messaggio possa essere passato anche alle mamme che ci hanno accompagnato in questo breve percorso. Piacere e fiducia reciproca non sono poi altro che dei fattori importante per incamminarsi in questa nuova fase della relazione madre bambino quale è lo svezzamento. Voglio inoltre fermare un'immagine fatta di occhi vivi che si muovono, manine che si allungano, gambette che pedalano e corpi che raggiungono. Qua sta tutta la forza dell'esplorazione, che è propria dei bambini fin dai 4/5 mesi e che rappresenta la voglia di assecondare ogni movimento vitale di curiosità e scoperta e che ho visto nei bellissimi bimbi che abbiamo incontrato. Il mio grazie è per voi! Samuela
Leggi anche Aggiungi un posto a tavola (prima parte)
Andate a vedere gli articoli che abbiamo letto durante l'incontro:
Commenti